venerdì 28 agosto 2009

Qualche foto che dimostri l'esistenza degli extraterrestri....









Commentate questo filmato!IO CI CREDO!




UFO


La foto di un noto falso UFO.

UFO è l'acronimo inglese per Unidentified Flying Object o Unknown Flying Object, ovvero oggetto volante non identificato (in italiano e in generale nelle lingue neolatine l'acronimo è appunto OVNI).

Definizioni

Nel senso letterale e proprio del termine, un UFO è un oggetto volante di cui non è stato possibile identificare la natura .Secondo tale definizione, è classificabile, provvisoriamente, come UFO un velivolo che compare inaspettatamente su un radar di una torre di controllo prima che esso comunichi il proprio identificativo. Tuttavia, è entrata nel linguaggio e nell'immaginario comune (ed è questo il significato popolarmente dato alla parola) l'identificazione degli UFO con oggetti di ipotetica origine extraterrestre. In questo contesto, è divenuto popolare anche il termine disco volante (dall'inglese flying saucer[), utilizzato a partire dagli anni quaranta del Novecento (sebbene la forma dei presunti UFO non sia sempre discoidale o lenticolare, ma in molti casi oblunga, a sigaro o poligonale[).
Secondo il Centro Italiano Studi Ufologici, con il termine "UFO in senso stretto" ci si dovrebbe riferire all'osservazione di fenomeni nel cielo (o nello spazio) che né l'osservatore, né le autorità e neppure eventuali analisi competenti approfondite siano riusciti a ricondurre con certezza all'identificazione con oggetti noti di tipo artificiale (come velivoli, satelliti artificiali e palloni aerostatici) o fenomeni naturali (pianeti, stelle cadenti, meteore, fulmini globulari o altri fenomeni atmosferici).
Il GEIPAN francese (Groupe d'études et d'informations sur les phénomènes aérospatiaux non identifiés facente capo al CNES) ritiene più appropriato parlare di "fenomeni aerospaziali non identificati" (PAN in francese, UAP – Unidentified Aerospace Phenomena – in inglese).
Gli oggetti non identificati che vengono avvistati sotto la superficie del mare vengono definiti USO (Unidentified Submerged Objects).
Il variegato campo d'interesse e d'indagine nei confronti del fenomeno degli UFO, nato nel secondo dopoguerra, ha preso il nome di ufologia, e ufologi quelli che se ne occupano; essa è generalmente considerata dal mondo scientifico una pseudoscienza.
Negli ultimi anni sono nati veri e propri musei sull'argomento UFO. I due più importanti sono l'International UFO Museum di Roswell e quello con sede a Istanbul.

Studi ufficiali

Sul fenomeno, a partire dal dopoguerra, sono stati condotti anche studi ufficiali da parte delle autorità militari e civili di vari paesi, prima secretati e solo in seguito resi pubblici , i quali hanno constatato che, dal punto di vista statistico, esiste una percentuale non trascurabile di avvistamenti che rimane senza una spiegazione. Sono infatti il 22% del totale i casi non identificati risultanti dalle ricerche del GEIPAN francese; circa 1100 (10% del totale) sono quelli che emergono dagli archivi del Ministero della Difesa britannico , 701 (5,56 % del totale[) dal progetto Blue Book dell'USAF (studio chiuso nel 1969).
Tutti gli studi sopra citati precisano che non vi è alcuna prova della presenza di intelligenze extraterrestri, tuttavia non esiste, attualmente, una spiegazione univoca del fenomeno degli avvistamenti UFO,che è stato attribuito dagli studi stessi a numerose cause diverse (tra cui errori di identificazione di svariati oggetti convenzionali, falsi a scopo pubblicitario, isteria di massa) .

Ufologia

L'ambito di ricerca che si propone di studiare il fenomeno UFO è stato chiamato dai suoi sostenitori ufologia e dovrebbe essere, nel suo nucleo fondamentale, una forma di indagine che combina due caratteri: uno essenzialmente storiografico-documentale, occupandosi di raccogliere e catalogare la grande quantità di presunte osservazioni e di fenomeni UFO; e uno di carattere più scientifico tentando, mediante rilevazioni di tipo fisico, fotografico, astronomico, chimico, medico, psicologico, ecc., di individuare le cause di tali fenomeni.
Va tuttavia sottolineato che l'ambiente ufologico è estremamente variegato e vi afferiscono anche esponenti che per motivi ideologici, religiosi, commerciali o soltanto per apparire sui media, pretendono di attribuire, definire o semplicemente supporre "scientificamente" l'origine extraterrestre dei fenomeni osservati, basandosi su considerazioni poco o nulla scientifiche ma soggettive. Il tentativo quindi di applicare solo in parte il metodo scientifico, da parte della maggioranza degli ufologi, alla fenomenologia UFO con la pretesa di giungere a conclusioni "scientifiche", collocano tradizionalmente l'ufologia nell'ambito della pseudoscienza. L'ufologia è in altre parole rigettata dall'ambiente scientifico e accademico, con poche eccezioni, tra cui il celebre astrofisico Josef Allen Hynek che prese parte al progetto Blue Book statunitense . Il fenomeno degli avvistamenti è comunque stato oggetto di studi sociologici e psicologici ed anche analizzato in chiave psicoanalitica da Carl Jung.
Le posizioni più estreme in ambito ufologico assumono che la mancanza di prove credibili dell'esistenza dell'origine extraterrestre degli UFO sia da attribuirsi ad uno sforzo continuato e coordinato da parte delle autorità governative e militari, negli ultimi 60 anni, allo scopo di occultare tali prove. Tale teoria della cospirazione è nota come teoria del complotto UFO.
Gli studiosi più rigorosi dichiarano invece di accettare solo informazioni sostenute da prove o almeno da forti indizi, ripudiando, fino a prova contraria, teorie complottistiche, ipotetiche basi sulla Luna, filmati e foto molto dubbie, documenti di sospetta autenticità, rivelazioni e informazioni non sufficientemente documentate.

Avvistamenti di UFO

Il fenomeno degli avvistamenti di UFO è divenuto un soggetto popolare nella seconda metà degli anni quaranta negli Stati Uniti. Gli avvistamenti sono stati effettuati da persone comuni e talvolta da personale dell'aviazione civile e militare. Gli avvistamenti sono stati raramente accompagnati da filmati, tracciati radar, fotografie, più spesso da testimonianze dirette. Questo tipo di documentazione si è talvolta rivelata oggetto di palese falsificazione, in particolare per quanto riguarda le fotografie (nel senso di oggetti resi ad arte non identificabili per destare interesse .
Un'ondata di molti avvistamenti UFO in periodi lunghi è detta dagli ufologi flap, mentre uno schianto di un UFO a terra si chiama UFO crash. Alcune associazioni ufologiche hanno provato a fare un resoconto dei presunti UFO crash in epoca storica, ma i casi sono in genere dubbi in quanto scarsamente documentati, con la possibile eccezione del cosiddetto incidente di Roswell che è probabilmente il più noto e citato.

Le tipologie di avvistamenti Storia degli avvistamenti Avvistamenti di oggetti nel cielo nell'antichità


Il più incredibile evento UFO dell'antichità: il 14 aprile 1561 migliaia di oggetti volanti sorvolano Norimberga, terrorizzando la popolazione
Presunti rapporti tra UFO e religione
Le "airships" e oggetti simili


Un "airship" avvistata nel 1871 nei cieli del New Hampshire.
Le "airships" (espressione inglese che vuol dire dirigibile, ma in questo caso "navi volanti"), costituiscono una sorta di anticipazione storica del fenomeno che solo a partire dagli anni cinquanta sarà definito abitualmente "UFO". Alcuni avvistamenti di presunte navi volanti vennero segnalati in tutta la costa ovest degli Stati Uniti d'America. Molte "airships" erano con ogni probabilità semplici dirigibili, ma su alcune i dubbi non sono stati sciolti.
Anche altre parti del mondo furono avvistate altre navi volanti non identificate in determinati periodi: dopo le airship statunitensi il caso più famoso è quello delle aeronavi fantasma della Scandinavia di fine XIX secolo.
Fotografie dell'astronomo messicano Bonilla





















La fotografia di Bonilla


Il 12 agosto 1883 il professore ed astronomo messicano, José Y. Bonilla, presso la postazione di Zapatecas, riportò di aver osservato una numerosa e lunga formazione di oggetti opalescenti che si frapponevano fra il suo telescopio ed il disco del sole. La fotografia scattata dallo studioso è considerata dagli assertori dell'esistenza degli oggetti volanti come la prima testimonianza fotografica della storia.




Foo fighters


Già durante la seconda guerra mondiale vengono riportate diverse testimonianze di piloti dell'aeronautica militare alleata che asseriscono di essere stati accompagnati in volo da strani fenomeni luminosi, in un primo momento scambiati per ipotetiche armi segrete nemiche. Questi oggetti o fenomeni ottici, rivelatisi innocui e soprannominati Foo fighter dai piloti, oltre a manifestare comportamenti riconducibili secondo alcuni a "forme di intelligenza non umane", manifestavano spesso incredibile velocità e strabilianti manovre, ai limiti delle leggi fisiche, impossibili per i piloti dell'epoca.


L'avvistamento di Kenneth Arnold




L'ufologia moderna nacque il 24 giugno del 1947 quando Kenneth Arnold, un ricco uomo d'affari americano, raccontò di avere visto dal proprio aereo privato, senza identificarli, nove oggetti simili a dischi volanti librarsi in formazione serrata vicino al Monte Rainier, nello stato di Washington. Questo avvistamento portò all'attenzione dell'opinione pubblica mondiale il fenomeno UFO, dando vita al fenomeno popolare dell'ufologia. Le autorità affermarono che si trattava, probabilmente, di nove aerei ad ala volante della Northtop, vincolati al silenzio radio e radar e senza insegne militari, che venivano collaudati a quei tempi nei dintorni di Seattle, vicino a dove oggi si trovano le fabbriche della Boeing.
Il primo avvistamento collettivo di UFO avvenne il 7 gennaio 1948, quando alle 14 a Madisonville molte decine di persone videro un oggetto circolare che emanava una luce rossa sorvolare la città[15]. Dall'aeroporto militare di Fort Knox si sollevò una squadra di aerei da caccia P-51 guidata da Thomas Mantell per inseguire l'oggetto. I velivoli erano però sprovvisti di ossigeno e il capitano, che inseguì l'oggetto fino ad alta quota, secondo la versione ufficiale rimase vittima della manovra, dopo aver comunicato alla torre di controllo di trovarsi di fronte ad un oggetto metallico di enormi dimensioni . Secondo la versione dell'esercito, Mantell avrebbe avuto delle allucinazioni per l'alta quota, scambiando per un disco il pallone meteorologico della marina Sky Hook. Sempre la carenza di ossigeno gli avrebbe fatto perdere conoscenza, provocando l'incidente aereo.

L'UFO del 1970 in Francia che ruotava attorno al Concorde

Uno dei filmati riguardanti gli UFO, considerato dagli ufologi fra i più significativi, è un filmato per uso industriale della Aérospatiale, degli anni settanta, girato in Francia[, in cui venivano ripresi i primi voli dell'aereo passeggeri supersonico Concorde. In una sequenza del filmato si può notare una piccola macchia in movimento all'altezza dell'attacco delle ali: la qualità della pellicola è bassa e presenta diversi difetti, lo stesso oggetto è piccolo e poco definito, ma si distingue una forma abbastanza circolare e di colore chiaro.
Secondo alcuni ufologi si tratterebbe di un oggetto di origine sconosciuta (vedi fulmini globulari o sfere di luce), con una superficie metallica, che si avvicina all'aeroplano dal lato destro, prendendo poi a fluttuare nei pressi della cabina come a voler "sbirciarvi" dentro, per poi ruotare intorno l'aereo, come ne se stesse compiendo una scansione, indicandola come manovra impossibile anche per i velivoli odierni (2008), per sostenere questa ipotesi. Altre persone che hanno osservato il filmato l'hanno invece interpretato semplicemente come un riflesso dell'ottica della cinepresa o più probabilmente sul finestrino dell'aereo dal quale venne effettuata la ripresa.
Il racconto di chi lo interpreta come l'avvistamento di un UFO continua con la "sfera" o possibile Foo fighter, che sorpassa il Concorde ad una velocità sorprendente. Sebbene la fonte del filmato possa ritenersi attendibile e disinteressata, l'interpretazione della macchia come oggetto volante non identificato o invece come artefatto della ripresa è discussa, non essendo inequivocabile.

Gli UFO in Italia

Secondo alcuni ufologi italiani il primo caso documentato di UFO in Italia risalirebbe all'11 aprile 1933, in una campagna presso Varese. Alcuni documenti dell'epoca dimostrerebbero che un presunto UFO sarebbe atterrato o si sarebbe schiantato nei pressi di Vergiate. In seguito al fatto Mussolini avrebbe creato il Gabinetto RS/33[. I presunti avvistamenti di UFO sono progressivamente aumentati dal dopoguerra ad oggi, toccando il massimo nel 1978 e nel 2005. Fra i casi più eclatanti si ricordano:
• La Nazione di Firenze del 28 ottobre 1954 titolava: Filamenti di vetro cadono su città toscane dopo il passaggio di globi e dischi volanti - Il fenomeno osservato a Firenze da centinaia di cittadini le segnalazioni di Siena e di Prato - Sospesa la partita Fiorentina Pistoiese - I risultati dell’analisi fatta da un illustre docente universitario. I filamenti di vetro fanno riferimento alla bambagia silicea o capelli d'angelo, un materiale presente spesso in casi di avvistamenti UFO.
• Nel 1973 un aereo di linea dell'Alitalia partito da Roma e diretto a Napoli avvistò sopra Latina un misterioso oggetto rotondo color grigio. Due caccia dell'Aeronautica Militare decollarono dalla base di Ciampino e confermarono l'avvistamento.
• Quello di Fortunato Zanfretta, ex metronotte genovese è il caso più conosciuto e controverso di rapimento alieno italiano. Ha dichiarato di essere stato rapito la notte fra il 6 dicembre e il 7 dicembre 1978 mentre svolgeva il suo lavoro presso Marzano, frazione del comune di Torriglia in provincia di Genova Le esperienze si sarebbero poi ripetute nei due anni successivi; sottoposto ad ipnosi ha raccontato di presunti alieni, chiamati Dargos, in procinto di invadere la Terra e di colonizzare l'Antartide. Il caso ha suscitato forti polemiche, anche per la sua presunta strumentalizzazione da parte degli ufologi e dei giornalisti
In totale gli avvistamenti censiti dal 1947 sono 18.500, di cui circa il 90% risulta identificabile
Le quattro grandi ondate di avvistamenti in Italia
• 1950: Nord Italia
• 1954: Nord e Centro Italia (annata del famoso avvistamento di Firenze)
• 1973: tutta Italia
• 1978: tutta Italia, particolarmente in Adriatico e Sud Italia (soprattutto in Sicilia, Calabria e Puglia, oltre che su Napoli[25])



Le cinque luci

UFO nella Contea di Morris


Il 5 gennaio 2009, tra le 8.15 e le 9.00, vennero avvistate cinque luci nel cielo della Contea di Morris, nel New Jersey, con avvistamenti concentrati nelle città di Hanover, Morristown, Morris Plains, Madison e Florham Park.
La torre di controllo dell'aeroporto della contea, dopo essere stata avvisata dal tenente Jim Cullen, non riuscì a determinarne la natura e a rilevarne la presenza con il radar[.
Pensieri di scienziati sul fenomeno
Le teorie non ortodosse di alcuni fisici sugli UFO
Il fenomeno secondo Jung
Il pioniere della psicologia del profondo Carl Gustav Jung si occupò più volte del fenomeno UFO nei suoi scritti e in particolare nel celebre saggio Un mito moderno: le cose che si vedono in cielo, interpretandoli come rappresentazioni psichiche inconsce legate ad avvenimenti di rilevanza collettiva.
Jung aveva iniziato a interessarsi agli UFO già negli anni quaranta, documentandosi su tutto quello che veniva pubblicato sul tema, per pubblicare infine nel 1958, tre anni prima della morte, il suo saggio, che può esser visto come una puntuale interpretazione psicologica del fenomeno, ma anche come una ricapitolazione essenziale delle sue principali idee sulla psiche, e insieme come un messaggio - uno degli ultimi - in cui trovano posto le speranze e i timori che egli nutriva sul futuro dell'umanità.
Jung vede la coscienza del nostro tempo lacerata, frammentata da un contrasto politico, sociale, filosofico e religioso di eccezionali dimensioni. L'Io si è troppo allontanato dalle sue radici inconsce; le "meraviglie" della scienza e della tecnica sembrano volgersi in forze distruttive. I dischi volanti rappresentano visioni, oggettivazioni fantastiche di un inconscio troppo duramente represso. Tra le varie ipotesi sull'esistenza degli UFO Jung conclude dunque che è "un archetipo a provocare una determinata visione".
Jung considera con distacco e una certa ironia l'esistenza degli UFO come fenomeno fisico, sebbene nell'ultima parte del suo saggio egli sembri disposto a dare maggior credito alla loro effettiva realtà, per introdurre cautamente l'ipotesi che esista una sincronicità tra inconscio e fenomeno reale.

Temi paraufologici

Per temi "paraufologici" possono considerarsi quei temi che non sono strettamente legati al fenomeno UFO, ma per i quali si tende tradizionalmente ad ipotizzare, tipicamente in maniera fantasiosa e non scientifica - ovvero in assenza di sufficienti prove - una causa o un coinvolgimento extraterrestre.
Roswell

Ricostruzione ipotetica dell'incidente di Roswell


Nel 1947, l'8 luglio, il quotidiano locale Roswell Daily Record riporta che a Roswell nel Nuovo Messico il 509º Gruppo bombardieri annuncia di aver recuperato un "disco volante" ("RAAF Captures Flying Saucer On Ranch in Roswell Region")[30]. Nasce cosi il caso Roswell, in cui un UFO si sarebbe schiantato al suolo e le parti recuperate sarebbero state portate alla base aerea di Wright Patterson. Il giorno dopo l'aeronautica militare statunitense smentisce l'accaduto affermando che si è trattato di un pallone sonda aerostatico per uso meteorologico. 50 anni dopo (1997), la versione ufficiale "definitiva" dell'US Air Force parlerà di test di lancio con paracadute ad alta quota, con manichini, i quali avrebbero costituito la base per le testimonianze oculari circa i corpi alieni.

Area 51



Un cartello di segnalazione che delimita l'Area 51

Tra coloro che ritengono che gli UFO siano di provenienza extraterrestre gode di una certa notorietà la base militare americana denominata Area 51, nel deserto del Nevada in cui si dice siano contenute le prove (navi spaziali rinvenute a Roswell o forse addirittura i corpi dell'equipaggio) delle visite di alieni sulla Terra, e che vi si svolga (o vi si sia svolto) un programma di retroingegneria sugli UFO, volto alla sperimentazione di nuovi velivoli. Gli scettici affermano invece che tali avvistamenti sono imputabili solo alla sperimentazione di nuovi mezzi militari americani (come ad esempio gli aerei Stealth), talvolta caratterizzati da forme insolite.
La cosiddetta Area 51 è parte di una vasta zona militare (la Nellis Air Force Base) operativa situata a circa 150 km a nord-ovest di Las Vegas, nel sud dello stato statunitense del Nevada. Nonostante sia situata nella vasta regione appartenente alla Nellis Air Force Base, le strutture nei pressi del Groom Lake sembrano essere gestite come se fossero un distaccamento dell'Air Force Flight Test Center della base aerea di Edwards nel Deserto del Mojave e, come tale, la base è nota con il nome di Air Force Flight Test Center (Detachment 3)[1][2].
Gli elevati livelli di segretezza che circondano la base e il fatto che la sua esistenza sia solo vagamente ammessa dal governo statunitense ha reso questa base un tipico soggetto delle teorie del complotto e protagonista del folclore ufologico.
Nel 1989, Bob Lazar, affermando di essere un fisico e di aver lavorato presso l'Area 51, ha raccontato in diverse interviste televisive di località segrete sotterranee dove si studierebbero mezzi di trasporto alieni e di medici che hanno effettuato autopsie su cadaveri alieni. A confermare ciò, diffuse anche alcuni video trasmessi da alcune tv americane[32], poi dichiarati dei falsi. Secondo Lazar gli UFO sarebbero alimentati da generatori elettrici ad antimateria (Ununpentio) che attiverebbero dei motori antigravità a curvatura, tecnologie al momento relegate alla fantascienza.

Base segreta sulla Luna

Negli ultimi anni, dalle dichiarazioni di George Bush di costruire una base sulla Luna entro il 2020, gli ufologi hanno azzardato ipotesi secondo le quali il governo USA intenderebbe in realtà predisporre, cosa che altre ipotesi del tutto prive di fondamento ritengono già avvenuta, delle armi per difendersi da eventuali invasioni aliene o delle navi cargo per commerciare con gli extraterrestri.
Queste ipotesi sono state alimentate anche dalle affermazioni di Paul Hellyer, un politico canadese che, a margine delle riunioni della NATO cui partecipava quale ministro della difesa, ha dichiarato di ritenere reale e attuale il problema, anche militare, del rapporto fra umani e alieni.

Triangolo delle Bermude

Alcuni sostengono che le numerose sparizioni di navi e aeromobili che si sono verificate nel triangolo delle Bermude dal 1800 in poi, siano solamente delle fatalità, ma altri, come Charles Berlitz nel suo libro Bermuda, il triangolo maledetto, attribuiscono alcune di queste sparizioni al paranormale e agli UFO.

Un cerchio nel grano

Cerchi nel grano Le linee di Nazca














L'altopiano di Nazca si trova nel sud del Perù e copre circa 500 km2. Nonostante sia formato di sabbia e argilla e sia un luogo arido, cela uno degli enigmi mai risolti dell'archeologia mondiale.
Nel 1920, un pilota dell'aviazione peruviana, mentre sorvolava Nazca, notò strani segni incisi sul terreno: erano una serie di linee lunghe diversi chilometri che rappresentavano disegni astratti, persone o animali. Ma la cosa più strabiliante era che, da terra, sembravano semplici linee sulla sabbia, come se per realizzarle fosse stato necessario volare.
Tra le immagini più enigmatiche c'è un ragno di una specie che vive nell'Amazzonia, a migliaia di chilometri da Nazca, lungo solo 8 millimetri. La sua descrizione è talmente accurata da mostrare un organo riproduttivo, sotto la zampa destra, osservabile solo col microscopio.
Alcuni autori di fantascienza immaginano perciò che gli alieni, venuti in un passato lontano a istruire la civiltà ivi vivente, insegnarono ad essa l'uso di macchine altamente sofisticate e che, per rendere più facile il ritorno, la istruirono a realizzare disegni controllandoli dall'alto, in modo da avere vere e proprie piste di atterraggio.



Testimonianze di "rapimenti alieni"





Immagine che ricostruisce il rapimento del taglialegna Travis Walton nel 1975, la cui vicenda ispirò Bagliori nel buio.
Secondo una versione modificata della classificazione introdotta dall'astronomo Josef Allen Hynek, i casi di rapimento da parte di alieni sono anche definiti come incontri ravvicinati del IV tipo. Sono spesso indicati con il termine inglese abduction. Esistono numerosi casi di persone che dichiarano di essere state rapite dagli alieni (abducted) e di essere state oggetto di analisi ed esperimenti anche molto invasivi. Tuttavia queste testimonianze non sono sostenute da prove e generalmente non sono considerate credibili. In alcuni casi, i sedicenti rapiti mostrano delle cicatrici come prova del presunto rapimento subìto.

Su ellEbOro

editing come discorso indiretto | forum di discussione e confusione | Con tutto rispetto | quindi Andrea se lo Stato | Replica | Il confronto di idee [Editate] | Replica a Pina e Anna | Ah s'avessi presagito quando mi avventuravo nel debutto | La tua idea | mmm... ho visto e rivisto | Discussioni & discussioni | ho rimediato subito | Risposta a Pina | pina? usa l'editor (non questo che ti scrive) | la chat di DRUPAL-ellEbOro in home | prima analisi del video | pina alla riscossa!! | Carissimo prof. Converso, di | Caro Nik... | ed ecco anche Nik Belcastro=Homer Simpson |

giovedì 27 agosto 2009

Ed ecco anke il video meraviglioso................ Bendita la luz





Questa canzone (bachta) oltre ad essere bellissima è anche una preghiera stupenda....



Bendita la luz

Testo

Bendito el lugar,
Y el motivo de estar ah?,
Bendita la coincidencia,
bendito el reloj,
que nos puso puntual ah,
bentita sea tu, presencia.

Bendito Dios por encontrarnos,
en el camino,
y de quitarme esta soledad,
de mi destino.

Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada,
Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada,
desde el alma.

Bendito ojos, que me esquivaban,
simulaban desde que me ignoraban,
y de repente, sostienes la Mirada.

Bendito Dios por encontrarnos,
en el camino,
y de quitarme esta soledad,
de mi destino.

Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada,
Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada oh!

Gloria divina,
diste suerte de buen tino,
y de encontrarte justo ah?
En medio del camino,
Gloria al cielo de encontrarte haora,
llevarte de mi soledad,
y coincidir de mi destino,
en el mismo destino.

Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada,
Bendita la luz,bendita la luxz de tu mirada,
bendita mirada,
bendida mirada desde el alma tu mirada,
bendita, bendita, bendita mirada
bendita tu alma y bendita tu luz.

Tu mirada oh,oh,oh
Digo es tan bendita tu luz, amor , amor,
bendito el reloj y bendito el lugar,
benditos tus besos cerquita del mar,
y tu mirada, amor, amor
que bendita tu? Mirada,
tu mirada amor.

Santa la luce

Traduzione

Benedetto il posto,
ed il motivo di esserci, oh?
Santa la coincidenza,
benedetto l’orologio,
che ci consentì di essere puntuali,ah?
Santa sia tu perseveranza.

Benedetto Dio per averci fatto incontrare,
nel nostro cammino ,
e per avermi tolto questa solitudine,
nel mio destino.

Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo,
Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo,
dell’anima.

Benedetti occhi che mi schivavano,
fingendo di ignorarmi,
e poi improvvisamente sostieni lo sguardo.
Benedetto Dio per averci fatto incontrare
nel nostro cammino,
e per averi tolto questa solitudine
del mio destino.

Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo,
Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo oh.

Gloria divina
mi hai dato l’accortezza e la fortuna ,
di trovarti al momento giusto ah.
In mezzo al cammino,
Gloria al cielo per trovarto ora,
togliendomi la solitudine,
collocandoti nel mio destino,
nello stesso destino.

Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo,
Santa la luce, santa la luce del tuo sguardo,
santo sguardo,
santo sguardo dell’anima, il tuo sguardo.
Sato, santo, santo sguardo.
Santa la tua anima e santa la tua luce.

Il tuo sguardo, oh, oh, oh,
dico è tanto benedetta la tua luce, amore, amore
benedetto l’orologio e benedetto il posto,
benedetti i tuoi baci vicino al mare,
ed il tuo sguardo amore, amore
benedetta tu? Con il tuo sguardo
il tuo sguardo amore.
Una bachata...

Bachata

Bachata

Origini stilistiche: merengue, bolero latino americano, huapango, son cubano

Origini culturali: Anni Trenta, Repubblica Dominicana

Strumenti musicali tipici: chitarra, güira, tambora, sassofono, conga

Popolarità: Dall'inizio degli anni Novanta ad oggi, in Italia a partire dalla fine degli anni Novanta
Sotto-generi
Nueva bachata

Generi: fusion
Bachatango, Bachatón


La bachata (pronuncia [ba'ʧata]) è un genere musicale latino-americano originario della Repubblica Dominicana che ha dato origine al relativo ballo di coppia.
Tra i generi caraibici è uno dei pochi in cui l'influenza dei ritmi africani è meno evidente, difatti la musica presenta un suono dolce e melodico. I testi delle canzoni trattano sempre il tema dell'amore in tutte le sue sfumature, a volte in termini idilliaci e a volte in termini drammatici.
Origini
Alle sue origini, intorno agli anni Trenta del secolo scorso, era diffusa solamente nelle classi sociali più povere della Repubblica Dominicana. I testi delle canzoni esprimevano situazioni difficili che si vivevano in quel contesto sociale. Questo ha fatto si che la bachata venisse definita come "música de amargue" ("musica da amarezza" in spagnolo) proprio per via della tristezza dei temi trattati.
La borghesia disprezzava questo genere musicale, non solo perché espressione delle classi povere, ma anche perché le movenze tipiche del ballo venivano viste come oscene e volgari. La bachata delle origini, infatti, non presentava molte figure come nell'interpretazione moderna; era un ballo in cui l'uomo e la donna, per tutta la durata del brano, restavano abbracciati dondolandosi ed effettuando un provocatorio movimento d'anca sul quarto battito musicale.
Per circa mezzo secolo il genere rimase confinato nella classe sociale più bassa della Repubblica Dominicana: veniva ballato nelle campagne, nei quartieri poveri e in locali malfamati frequentati da prostitute.

Evoluzione

A partire dagli anni Ottanta, la bachata subì un processo di rivalutazione grazie ai mezzi di comunicazione e agli sforzi di molti compositori.
Il primo compositore a rilanciare questo genere fu Luis Segura, che nel 1982 ebbe un gran successo con la canzone Pena por ti, grazie alla quale la bachata cominciò ad esordire sulle prime stazioni radiofoniche e a diffondersi in tutte le classi sociali, anche quelle più alte che fino ad allora si erano mostrate riluttanti.
Il contributo maggiore alla sua diffusione popolare venne dato da Radio Guarachita, un'emittente che trasmetteva quasi esclusivamente canzoni di questo genere.
Nel frattempo nacquero diversi compositori di ottimo livello, i quali, introducendo strumenti musicali tecnologicamente più avanzati, diedero vita ad una bachata più moderna, denominata neobachata, che si preparava alla sua ascesa internazionale. Tra i compositori più importanti che hanno dato il via a questo processo c'è sicuramente Juan Luis Guerra, che nel 1990, grazie all'enorme successo dell'album Bachata rosa, portò finalmente la bachata al di fuori dei confini dominicani.
In Italia, la bachata ha riscosso un notevole successo a partire dalla fine degli anni Novanta. Ma il contributo maggiore alla sua diffusione è stato dato dalla canzone Obsesión del gruppo Aventura.
Tuttora questo genere e il relativo ballo sono sempre più diffusi e, insieme alla salsa e al merengue, hanno dato vita a corsi, stage e serate dedicate.

Caratteristiche musicali

La musica viene suonata in 4/4. La caratteristica peculiare della bachata è l'uso della chitarra (elettrica o acustica) amplificata, il cui suono è pizzicato con riverbero. L'uso di arpeggi per gli accordi sta alla base di gran parte delle melodie.
La bachata ha anche dato origine in tempi recenti a generi "fusion" come il sensuale bachatango, un genere che mescola il ritmo della bachata con gli strumenti del tango e il bachatón, che si mescola con il genere reggaetón.
Interpretazioni del ballo

Attualmente esistono due scuole di pensiero sull'interpretazione moderna di questo ballo:
• la prima, prettamente dominicana, prevede una danza più fedele alle origini, con pochissime figure e un movimento quasi sempre sul posto;
• la seconda, tipicamente europea, prevede una danza ricca di figure, spesso importate dalla salsa o dal merengue, che rende il ballo molto coreografico e più fruibile dal punto di vista commerciale.

Artisti principali

Attualmente gli artisti internazionali più noti sono: Frank Reyes, Toque De Keda, il gruppo Aventura, Domenic Marte, Antony Santos, Joe Veras, Zacarias Ferreira, il gruppo Distrito Zero, il duo Monchy & Alexandra e El Vinny (Tu Melón), Toby Love.
Ed ecco una salsa cubana ideata e ballata da Seo Frenandez.


SALSA

La salsa è il ballo di coppia danzato sulle note dell'omonimo genere musicale, ed ha movimenti e regole codificate. Esistono varie scuole, stili e tecniche diverse; tuttavia le principali sono la salsa cubana e la salsa portoricana, le quali a loro volta possono dividersi in altre sottocategorie (come la NY Style).



Struttura

Uno degli elementi chiave di questo ballo è la pausa (chiamata anche battuta, sospensione o stop) sul quarto tempo del ritmo: durante l'esecuzione dei passi, per ogni tre "step" ballati ce n'è uno non ballato. Tale caratteristica subisce varianti ed evoluzioni a seconda della scuola e del gusto dei ballerini.
Pur esistendo sequenze di movimenti predefinite, chiamate figure o coreografie, la concatenazione di queste l'una all'altra è basata sull'improvvisazione; sta quindi alla fantasia dei ballerini costruire i vari passi di danza durante tutto l'arco del brano.
La posizione di partenza del ballo è un abbraccio frontale asimmetrico in cui l'uomo posa la sua mano destra dietro la schiena della propria ballerina, e con la mano sinistra le tiene la mano. Tale posizione è detta di coppia chiusa. Ma in genere viene abbandonata quasi subito, durante la danza, per lasciare spazio alla posizione di coppia aperta, che è il vero punto di partenza per le varie figure.
Esiste anche un momento in cui la coppia si divide e i due ballerini eseguono un assolo di passi (chiamati Pasitos), molto presenti soprattutto nella salsa portoricana. Meno frequente nello stile cubano, nel quale l'unico momento di assolo è lasciato alla rumba cubana.
Questo ballo sottostà alla convenzione (comune anche ad altri balli) che vuole che l'uomo guidi e la donna segua. In buona sostanza l'uomo, mediante il linguaggio corporeo, comunica alla donna i vari spostamenti, giostrando opportunamente le varie pressioni con la mano destra sulla parte alta della schiena, sotto la scapola sinistra della donna, o alzando e abbassando le braccia, e imprimendo movimenti di rotazione.


Ritmo

La clave è lo strumento musicale il cui suono viene solitamente preso come punto di riferimento per gli attacchi dei passi. In realtà per un ballerino di salsa la difficoltà principale è trovare la prima battuta (che coincide con la prima battuta della quartina musicale); essendo la sezione ritmica spesso molto articolata ed eterogenea, nei brani di salsa, i numerosi strumenti percussivi che si sovrappongono necessitano di un orecchio allenato, per far sì che il movimento del corpo si coordini al ritmo. Tale esercizio è sovente difficile per il principiante, ma man mano che si procede nell'apprendimento del ballo, l'abitudine all'ascolto genera la capacità di decodificare all'istante gli accenti delle varie percussioni; per trovare l'uno musicale e quindi la prima battura di salsa è necessario anche un attento ascolto della voce solista e del coro, l'inizio del canto o particolari accenti della voce solista indicano l'uno musicale, mentre l'inizio del canto del coro spesso coincide con la quinta battuta (la prima della seconda terzina di movimento).
Esistono due modi principali di ballare la salsa: "sulla melodia" (quindi attaccando dal tempo 1) oppure "sulle percussioni" (quindi dal tempo 2) denominato "dos". Ballando sull'1 o sul 2 si è anche "in frase" (Frase musicale). Questo è un discorso di tipo musicale, che si basa sugli "accenti" dei tempi forti. La salsa cubana solitamente si balla sul tempo 1 cioè sulla base, mentre la portoricana sul 2 cioè sul "dos".
Un'ulteriore evoluzione è ballare sul break, tipico dello stile newyorkese ma ormai utilizzato anche nella portoricana perché più semplice da eseguire.

Tipi di salsa

Nei paesi d'origine, il ballo della salsa ha sempre fatto parte della cultura e dell'identità collettiva in modo molto radicato. La versione che è stata esportata nel mondo occidentale, ad uso delle scuole di danza, dei circoli, delle balere, è spesso "ripulita" e confezionata secondo lo stile della salsa da spettacolo, contrapposto invece alla salsa da strada, ovvero quella propria dei paesi caraibici.
Nella salsa da strada, ritroviamo infatti un modo di ballare legato all'improvvisazione estemporanea, a volte poco coreografico, e improntato soprattutto nei movimenti corporei effettuati in perfetta sintonia con il partner.
La salsa da spettacolo, invece, è più figurata e costruita, si dà maggiore risalto allo stile dei movimenti negli spazi e nei tempi "canonici" del ritmo, numerose sono le coreografie e le sequenze di passi codificate e acquisite come bagaglio personale dei ballerini; e a volte, ciò va a discapito della "spontaneità" istintiva nel sentire 'proprio' il ritmo e le vibrazioni musicali. Ad ogni buon conto, pregi e difetti sussistono in entrambi gli stili.
Anche in questo genere, non mancano le contaminazioni con altri balli: alcuni maestri infatti, insegnano passi che includono dei movimenti presi a prestito dall'hip hop, dal funky, spesso inserendoli nelle coreografie abituali.
In genere, ciò che attrae il principiante e lo invoglia ad imparare questo ballo, è innanzitutto il clima di divertimento e allegria suggerito dal tipico ritmo musicale movimentato e festoso. Un altro motivo è senz'altro la socializzazione: questo tipo di ballo infatti, specie nelle scuole di salsa, presuppone ed invita ad instaurare rapporti umani con i vari partners.

Sottocategorie

Tra le nuove discipline derivanti dalle radici della salsa cubana e salsa portoricana sono da ricordare: Il Mambo New York style e la Los Angeles style. La prima nasce più come tecnica di insegnamento che come nuovo stile effettivo, in quanto usa il "break on two", metodo didattico creato da Eddy Torres per insegnare a ballare sul "due" della melodia o della clave, tipico della salsa portoricana. Quindi il Mambo New York style non si distingue in modo netto dalla portoricana, ma la interpreta in modo diverso soprattutto perché si utilizza il "Break". La Los Angeles invece si balla "sull'uno" tempo tipico della salsa cubana, quindi è una specie di misto , mantenendo il tempo cubano e rispettando la linea di ballo tipica della salsa portoricana,ma con la novità che vengono inserite tutte le figure degli altri balli e anche figure con posizioni acrobatiche( viene chiamata anche salsa free style). L'ideatore di questo nuovo modo di interpretare la salsa è il messicano (di adozione statunitense) Francisco Vasquez.
Tra le sottocategorie, è da evidenziare anche la nascita di una variante del ballo non ancora molto diffusa: la salsa cubana acrobatica, dove vengono inserite posizioni acrobatiche; a differenza della Los Angeles - dove queste vengono eseguite mantenedo la linea tra i ballerini - in questo caso le acrobazie vengono effettuate durante la rotazione verso destra tipico della salsa cubana.
Uno stile invece che ha preso molto piede grazie ai molti artisti che lo hanno abbracciato è la Salsa Hip Hop. Questo stile è un insieme tra la salsa in linea Los Angeles Style, New York Style , Portoricana) o la Salsa Cubana l'Hip Hop.
Lo stile è divulgato da salseri internazionali quali: Tropical gem (Fernando Sosa), U-Tribe, Chiquito & Dominican Power, Effecto Latino (Maximo Rea), Los Hermanos, Latin Black (Seo Fernandez), Leo Garcia (Raulin y Aaron), Salsachè (Lieb J.).
Horror


Il cinema horror (o dell'orrore) è un genere cinematografico caratterizzato dalla presenza di scene finalizzate a suscitare nello spettatore emozioni di orrore, paura e disgusto. Le trame solitamente vedono la presenza dell'ignoto in senso spesso ostile (come forze, eventi, personaggi del male o di origine soprannaturale) nel mondo di tutti i giorni.


Storia

Prime pietre militari



Il Conte Orlok dal film Nosferatu il vampiro



Il genere horror è vecchio quasi quanto il cinema stesso. Le prime immagini di eventi soprannaturali si possono trovare in alcuni cortometraggi muti creati da pionieri del cinema quali Georges Méliès durante l'ultima decade dell'Ottocento; il più famoso è Le manoir du diable (1896) che si pensa sia il primo film horror della storia. Un altro suo progetto horror è La caverne maudite del 1898.

I primi anni del XX secolo portarono ulteriori opere considerate pietre miliari nel genere horror: ci fu la prima apparizione di un mostro in un lungometraggio, Quasimodo, il gobbo di Notre Dame de Paris. Tra i film con questo personaggio ci sono: Esmeralda di Alice Guy (1906), The Hunchback (1909), The Love of a Hunchback (1910) e Notre-Dame de Paris (1911).

Molti dei primi horror furono fatti da registi tedeschi tra gli anni dieci e venti; molti di questi film ebbero una notevole influenza sulle future produzioni di Hollywood (Il golem di Paul Wegener del 1915 né è un esempio). Il gabinetto del dottor Caligari di Robert Wiene (1919) fu molto controverso a causa dei sentimenti postbellici; il più importante film di quel periodo fu probabilmente Nosferatu il vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau (1922), un adattamento non autorizzato di Dracula di Bram Stoker.

In seguito i film hollywoodiani ripresero i vecchi temi come Il gobbo di Notre Dame (1923) e The Monster (1925), entrambi con Lon Chaney, la prima star del cinema horror, il cui ruolo più importante fu ne Il fantasma dell'opera (1925).

Anni trenta e quaranta

Fu nei primi anni trenta che i produttori americani, in particolar modo la Universal Pictures, resero popolari i film horror, portando sullo schermo personaggi di successo come Dracula (1931), Frankenstein (1931), La mummia (1932) e L'uomo invisibile (1933). Alcuni attori iniziarono a costruire intere carriere su film come questi (ad esempio Boris Karloff e Bela Lugosi).

Altri studi cinematografici non ebbero lo stesso successo ma sono comunque da citare Il dottor Jekyll di Rouben Mamoulian (Dr. Jekyll and Mr. Hyde, Paramount, 1931) e La maschera di cera di Michael Curtiz (Warner Bros, 1933).

La serie dei film horror della Universal continuò negli anni quaranta con L'uomo lupo (1941), non il primo film sui lupi mannari, ma certamente il più influente. Inoltre la Universal continuò, durante questo decennio, la serie di film su Frankenstein, così come altri film su mostri già visti sullo schermo. Sempre nello stesso decennio, Val Lewton produsse per la RKO una serie di film di notevole influenza, tra cui Il bacio della pantera (1942), L'uomo leopardo (1943), Ho camminato con uno zombie (1943), tutti distinti dalla presenza di elementi tipici del genere (creature spaventose, ombre sui muri...), caratterizzati dalla regia di Jacques Tourneur.


Anni cinquanta

Con i radicali cambiamenti nella tecnologia che ci furono negli anni cinquanta, anche gli horror cambiarono e passarono dalla linea gotica a quella di fantascienza. Ci furono una serie infinita di film horror di seconda categoria dove gli umani se la dovevano vedere con entità extraterrestri: invasioni aliene, mutazioni, piante o insetti. In questi film furono utilizzati nuovi trucchi, come il 3-D, che portarono il pubblico settimana dopo settimana e spaventi migliori e maggiori. I film di maggior qualità di questo periodo, oltre a La cosa da un altro mondo (1951; attribuito nei crediti a Christian Nyby ma considerato in realtà un'opera di Howard Hawks) e L'invasione degli Ultracorpi di Don Siegel (1956), cercarono di portare lo spettatore in un'atmosfera della Guerra Fredda.

Gli ultimi anni cinquanta e primi anni sessanta videro la nascita di case cinematografie esclusivamente per i film horror, come la Hammer Film Productions. La Hammer raggiunse un grande successo internazionale coinvolgendo personaggi classici dell'horror, spesso interpretati da Peter Cushing e Christopher Lee, come La maschera di Frankenstein (1957), Dracula il vampiro (1958) e La mummia (1959) e molti seguiti. La Hammer, e il direttore Terence Fisher, sono universalmente riconosciuti come i pionieri del moderno cinema horror.

L'American International Pictures (AIP) fece anche una serie di film ispirati ai racconti di Edgar Allan Poe prodotti da Roger Corman e con Vincent Price. Queste produzioni, a volte controverse, spianarono la strada ad una violenza più esplicita sia negli horror che in altri generi di film.

I film horror dei decenni precedenti fino agli anni cinquanta sono tutti costellati da figure archetipe dell'immaginario collettivo, spesso mutuate dalla letteratura di genere. Ma è a partire da questo decennio che vengono introdotti nuovi concetti e personaggi; ed è da questo decennio che i film horror cominciano realmente ad assimilare le paure diffuse per renderle sullo schermo senza filtri, o quasi, così da divenire lo specchio più credibile dello sviluppo della società. Infatti è proprio a partiere da questi anni l'introduzione degli alieni come modificazione (spesso in negativo) dei miti classici di fate ed elfi, ormai passati di moda e troppo poco credibili; ma gli alieni vengono anche utilizzati per parlare, e mettere in guarda, del pericolo rosso (per quanto riguarda questa lettura, su tutti spicca L'invasione degli Ultracorpi). Altro personaggio nato in quest'epoca è lo scienziato pazzo, o lo scienziato a cui sfugge di mano la propria scoperta (sio veda L'esperimento del dottor K ) concetto preso da Frankestein ovviamente, ma che viene ripreso a seguito del rapido sviluppo tecnico e scientifico di quegli anni, sviluppo troppo rapido e troppo radicale perché la gente se ne appropriasse senza paura (particolare, in quest'ottica è Ultimatum alla terra, film in cui la scienza, oltre ad essere causa, o concausa, del male viene rappresentata come unica soluzione).


Anni sessanta





Una giovane zombie e la sua vittima, suo padre ne La notte dei morti viventi (1968)

Negli anni sessanta il genere si spostò verso "l'horror psicologico", con thriller come Psyco (1960) di Alfred Hitchcock e Che fine ha fatto Baby Jane? (1962) di Robert Aldrich, che spostavano l'effetto suspense dai soliti "mostri" alle psicosi umane che sfociavano in efferati atti sadomasochistici; L'occhio che uccide di Michael Powell (1960) è un chiaro esempio di questa caratteristica. Gli horror psicologici continuarono ad essere prodotti sporadicamente, con Il silenzio degli innocenti (1991), tra i più importanti.

I fantasmi e i mostri continuarono comunque a rimanere popolari: Suspense (1961) e The Haunting (1963) furono due horror psicologici tinti di soprannaturale. Gli uccelli (1963) di Alfred Hitchcock fu il primo esempio di "natura che impazzisce" combinata con un horror psicologico.

Ci furono anche film fatti con un budget ridotto. Alcuni esempi sono Blood Feast (1963) (il primo film Gore) e Two Thousand Maniacs! (1964), entrambi di Herschell G. Lewis, che prevedevano schizzi di sangue e sanguinosi svisceramenti.

Uno dei più influenti film horror degli anni sessanta fu La notte dei morti viventi (1968) di George A. Romero. Questo film sugli zombie fu più tardi nominato "culturalmente, storicamente ed esteticamente significante"; abbastanza da essere preservato nel National Film Registry. Portò l'horror ancora più distane dal vecchio filone gotico dei primi anni e lo introdusse nella vita delle persone moderne.

Anni settanta

Con il successo dei film a basso budget e il sempre crescente interesse del pubblico all'occulto, il genere fu in grado di sfornare una serie di pellicole molto intense, spesso con contenuti sessuali, diventate "A-movie" (nonostante avessero le caratteristiche dei B-movie). Molti di questi film furono fatti da registi rispettabili.

Rosemary's Baby - Nastro rosso a New York (1968) di Roman Polanski fu acclamato sia dalla critica che dal pubblico, e fu un precursore dell'esplosione dell'occulto degli anni settanta; questa esplosione include il grande successo L'esorcista (1973) (diretto da William Friedkin e scritto da William Peter Blatty, che scrisse anche il romanzo), e altri film dove il Diavolo s'impossessa del corpo di una donna o di un bambino. Bambini demoniaci e reincarnazioni diventarono temi popolari nei film horror (come Audrey Rose (1977) di Robert Wise, dove un uomo sostiene che sua figlia sia la reincarnazione di una persona morta). Un altro famoso film horror religioso fu Omen - Il presagio (1976), nel quale un uomo scopre che suo figlio adottivo è l'Anticristo. Di quest'ultimo film è uscito un remake il 6/6/06.

Gli avvenimenti degli anni sessanta (come la guerra in Vietnam) iniziarono ad influenzare gli horror di quel periodo: L'ultima casa a sinistra (1972) di Wes Craven e Non aprite quella porta (1974) di Tobe Hooper sono un esempio; George Romero esaminò l'espansione della nuova società consumista nel suo nuovo sequel sugli zombi, Zombi (1978); il regista canadese David Cronenberg rinnovò il personaggio dello scienziato pazzo esplorando le paure della gente sulla tecnologia e la società, iniziando con Il demone sotto la pelle (1975).

Sempre negli anni settanta arrivò sul grande schermo Stephen King. Molti dei suoi libri sono stati trasformati in film, a partire dal suo primo romanzo, Carrie, che diventò film nel 1976 per merito di Brian De Palma, che stava anche per essere nominato agli Oscar, anche se fu fatto spesso notare che il suo punto di forza non era la capacità di spaventare ma l'esplorazione psicologica. John Carpenter, che aveva già diretto Dark Star (1974) e il film d'azione Distretto 13: le brigate della morte (1976) ispirato ad un vecchio film di Howard Hawks, creò Halloween (1978), che introdusse la caratteristica dei "teenager uccisi da un super assassino", elemento caratterizzante il neonato genere slasher. Halloween diventò uno dei film indipendenti di maggior successo mai fatti ed ebbe numerosi seguiti. Questo film poi, ebbe come protagonista una donna e questo fu un vero e proprio cambiamento.

Alien (1979) combinò la violenza tipica dei film anni settanta con i "monster movie" degli anni precedenti e riavvicinò l'horror alla fantascienza. Ci furono numerosi seguiti di gran qualità a questo film e un'infinità di imitazioni negli anni successivi. Ancora una volta abbiamo una donna per protagonista, ma questa volta è ancora più determinate il suo ruolo.

Nello stesso periodo ci fu un'esplosione di produzione horror in Europa, grazie a registi italiani come Pupi Avati, Mario Bava, Dario Argento e Lucio Fulci, e spagnoli come Jacinto Molina (vero nome di Paul Naschy), Amando de Ossorio e Jesús Franco. Questi film in genere coinvolgevano i personaggi classici del cinema horror (vampiri, lupi mannari, demoni, zombie, killer psicopatici) ma possedevano uno stile caratteristico, diverso da quello dell'horror made in USA.

Intanto ad Hong Kong, i registi iniziarono ad essere ispirati dai film della Hammer e dalla produzione europea e cominciarono a fare film horror con protagonisti esclusivamente asiatici. La Shaw Scope produsse La leggenda dei sette vampiri d'oro (1973) in collaborazione con la Hammer, e in seguito iniziò a creare propri film più originali. Questo genere esplose negli anni '80, con Close Encounters of the Spooky Kind (1981) di Sammo Hung che lanciò il sottogenere della "commedia horror kung-fu"; esempi di questo nuovo genere sono Mr. Vampire (1985) e Storia di fantasmi cinesi (1987).

A partire dagli anni sessanta, fino agli anni settanta (e soprattutto in questo decennio) il cinema horror subisce una nuova ed importante modificazione; è in questo periodo infatti che vengono creati quelli che sono gli attuali stili classici del genere. Al di la delle creazioni dei vari sottogeneri, il cambiamento più radicale è nel protagonista negativo delle vicende. Il mostro infatti, che nel cinema horror classico era effettivamente un essere del tutto non umano, o non più umano (dal mostro della laguna nera a Dracula), ora in questi anni divieni un essere umano, o in cerca di vendetta o impazzito e assetato di sangue; la sfiducia non è più in ciò che la gente non conosce, quanto in ciò che la gente conosce ma di cui non può avere del tutto fiducia. da sottolineare è soprattutto La notte dei morti viventi, film molto più moderno, in quanto il nemico, in quel film, non era neppure più da ricercare in un proprio simile deviante, ma il dubbio si estendeva a tutti, nessuno escluso (esemplare in questo la scena della bambina che divora i genitori che non hanno voluto lasciarla neanche dopo morta).

Anni ottanta

Praticamente tutti i film horror di successo degli anni ottanta ebbero un seguito: Poltergeist - Demoniache presenze (1982) diretto da Tobe Hooper ebbe due seguiti ed una serie TV. I tantissimi seguiti di Halloween, Venerdì 13 (1980), e il film splatter soprannaturale di Wes Craven Nightmare (1984) furono le facce popolari dei film horror negli anni '80, con la nascita di vere e proprie icone come quelle di Freddy Krueger e Jason.

Film horror originali continuarono ad apparire sporadicamente: Hellraiser (1987) di Clive Barker e La bambola assassina (1988) furono entrambi lodati dalla critica, e anche loro lanciarono alcuni seguiti, che furono considerati di qualità inferiore sia dalla critica che dai fan. Nel 1980 uscì uno dei più importanti ed influenti film horror di tutti i tempi Shining, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King e diretto da Stanley Kubrick.

Gli incassi al botteghino per i sanguinosi horror moderni iniziarono a calare (come dimostrato da La cosa (1982) di John Carpenter che ebbe poco successo), ma aumentò il mercato dell'home video, nonostante la nuova generazione di film avesse un tono meno tenebroso. Motel Hell (1980) e Basket Case (1982) di Frank Henenlotter furono i primi film degli anni '80 a rivoluzionare le convezioni dei film horror del precedente decennio (i film sugli zombi come La notte dei morti viventi e Zombie contenevano una satira e una critica della società, ma erano più tetri che divertenti). Re-Animator di Stuart Gordon, Il ritorno dei morti viventi di Dan O'Bannon e Il vendicatore tossico di Lloyd Kaufman (tutti del 1985) furono seguiti da il remake di David Cronenberg de La mosca (1986), che uscì a poche settimane di distanza da Aliens - Scontro finale di James Cameron. La casa 2 (1987), sequel de La casa (1981), entrambi diretti da Sam Raimi, conteneva una violenza comica, nella quale le risate venivano provocate da alcune sequenze splatter. Il regista neozelandese Peter Jackson seguì i passi di Raimi realizzando Fuori di testa (1987), avendo a disposizione un budget ridottissimo.

I film horror continuarono a provocare dibattiti: nel Regno Unito, la crescita della vendita di videocassette aumentò il rischio che i film descritti sopra potessero finire in mano a bambini piccoli. Molti film furono classificati come "visioni sconsigliate" e censurati. Negli USA, Silent Night, Deadly Night, un film molto controverso del 1984, fallì al cinema e fu ritirato dalla vendita per il suo protagonista: un Babbo Natale assassino.

Negli anni ottanta, con l'abbattimento dei costi produttivi e con la diffusione delle vhs l'horror diviene alla portata di tutti; sia come fruizione, sia come produzione. Si ha infatti in questi anni la proliferazione dei sottogeneri (come tentativo di imporsi nelle nuove nicchie di mercato), su tutti lo splatter; mentre sul fronte di personaggi e rappresentazioni sociali, si raggiunge un vero e proprio delirio, l'intenzione di piccole produziuoni di riempire tutte le nicchie poossibilki porta a resuscitare personaggi come i gremlins o gli elfi così come gli zombie e, più tardi anche le bambole assassine.

Anni novanta

Nella prima metà degli anni novanta, il genere continuò con i temi degli anni ottanta. Ci furono alcuni film che non ebbero particolare successo come la serie de La bambola assassina e di Leprechaun. I film Nightmare, Venerdì 13 e Halloween ebbero tutti dei seguiti negli anni novanta, molti dei quali ricevettero un discreto successo al botteghino, nonostante sia la critica che il pubblico considerassero i film di basso livello, con l'eccezione di Nightmare nuovo incubo di Wes Craven.

Nota: Nightmare nuovo incubo, insieme a Il seme della follia, La metà oscura e Candyman - Terrore dietro lo specchio, fecero parte di un piccolo movimento di horror "auto-riflessivo". Ogni film toccò temi del mondo reale, oltre a quelli della finzione orrorifica. Candyman ad esempio collegò una leggenda metropolitana e il realistico orrore del razzismo che produsse un mostro. Il seme della follia ha un aprroccio più letterario: il protagonista diventa parte di un romanzo che uno scrittore (di cui lui era alla ricerca) sta scrivendo. Questo stile diventò più ironico quando fu fatto Scream.

Il film canadese Cube - Il cubo (1997) fu probabilmente uno dei pochi horror degli anni novanta a basarsi su un concetto relativamente nuovo; il regista fu bravo ad evocare una vasta gamma di paure, e toccò una varietà di temi sociali (come la paura della burocrazia) che non erano stati esplorati precedentemente.

Due problemi principali spinsero l'horror in secondo piano durante questo periodo: in primo luogo, il genere horror fu sopraffatto dalla continua proliferazione di film splatter e sanguinosi; in secondo luogo, il pubblico adolescente che aveva assistito ai film dei precedenti decenni crebbe e passò alla visione di film di fantascienza, che attiravano la gente grazie all'utilizzo di nuove tecniche negli effetti speciali.

Per riattirare il pubblico, l'horror diventò più auto-ironico, specialmente nella seconda metà degli anni novanta. Splatters - Gli schizzacervelli (1992) di Peter Jackson portò i film splatter a un livello comico. Dracula di Bram Stoker (1992) di Francis Ford Coppola, prevedeva un insieme di attori di differenti epoche cinematografiche, riprendendo lo stile dei film della Hammer degli anni sessanta e con una trama che si concentra sia sulla trama del romanzo che sugli aspetti orrorifici. I film della serie Scream, iniziata nel 1996 da Wes Craven, coinvolgevano dei teenager molto interessati ai film horror (infatti in questi film troviamo molti riferimenti ai classici come "Halloween") dove si mescolava comicità a spavento.

Oltre ai popolari film horror in lingua inglese degli ultimi anni novanta, solo il film indipendente The Blair Witch Project (1999) provocò spaventi notevoli. Il successo internazionale Ringu (1998) di Hideo Nakata, lanciò una serie di film horror che si concentravano su temi psicologici piuttosto che sul sangue. Il sesto senso (1999) di M. Night Shyamalan fu un esempio di grande successo.

I film horror si portano poi verso una nuova dimensione; non è più un individuo conosciuto a generare il panico in una comunità, più o meno piccola, di personaggi (come succede in Venerdì 13, Non aprite quella porta e tutto il cinema horror classico anni '70) è tutta la società ad essere malata e assassina, come in Hostel o Silent Hill, oppure il protagonista negativo della vicenda tenda ad avere un intento purificatore nei confronti della società comunque malata (come in Saw).

Negli anni novanta il cinema horror si modifica nuovamente. Ciò che avviene può essere definito come il rendere quotidiano l'orrore che nei decenni precedenti era considerato distante. Da una parte vi è l'umanizzazione di personaggi negativi anche classici (si veda il complesso personaggio del conte Vlad in Dracula di Bram Stoker) dall'altra si ha la generalizzazione del male, il mostro è un uomo, ma stavolta non si è più sicuri di chi sia, chiunque è imputabile e di chiunque si può dubitare; è la società malata che crea e che nasconde il mostro. Caratteristica comune all'horror classico è che comunque il mostro è ben individuabile ed il bene è sempre presente e spesso vince.

Horror del nuovo millennio

Dopo Ringu altri film horror giapponesi furono prodotti ricevendo un discreto successo, i cosiddetti "J-Horror", come Ju-on (2000) di Takashi Shimizu e Kairo (2001) di Kiyoshi Kurosawa. Altre novità nell'horror vennero dall'animazione giapponese, e la loro cultura cinematografica iniziò ad affacciarsi in occidente.

Continuò il saccheggiamento di personaggi dai classici del cinema horror, con remake, sequel e omaggi a film delle precedenti decadi. Da ricordare per aver avuto un discreto successo al botteghino sono Freddy vs. Jason (2003), la "riesumazione" dei vecchi mostri della Universal con Van Helsing (2004), il prequel a L'esorcista (L'esorcista - La genesi), e altri sequel ad Halloween e La bambola assassina. Alcuni remake degni di nota sono The Ring (2002) di Gore Verbinski (remake del film giapponese Ringu), L'alba dei morti viventi (2004) (remake del film di Romero Zombi) e Amityville Horror (2005) (remake dell'omonimo film).Il genere zombie ebbe una rinascita in tutto il mondo, anche grazie ai videogames. Alcuni di questi giochi sono diventati anche film (ad esempio Resident Evil (2002) e Silent Hill (2006)). La Casa dei 1000 corpi di Rob Zombie, Cabin Fever di Eli Roth e il sorprendente Wrong Turn di Rob Schmidt ripresero le caratteristiche degli anni settanta e ottanta, con l'utilizzo dei primi metodi per spaventare.

I film horror originali di questo periodo sfruttarono i teenager come la serie di Final destination, iniziata nel 2000, e i film più seri di M. Night Shyamalan.

James Gunn, scrittore dei film su Scooby-Doo, scrisse e diresse Slither. Uscito nel 2006, non ebbe molto successo al botteghino, ma ricevette migliori recensioni rispetto a ogni altro horror americano degli ultimi anni.

Un fenomeno particolare, ora molto comune nei film horror, è quello di essere vietati ai minori di 13 anni. Film come Stay Alive e Al calare delle tenebre hanno elementi caratteristici dei film horror e alcuni considerano il divieto troppo restrittivo. I film horror vietati ai minori di 14 anni sono solitamente storie di fantasmi (The Ring, The Exorcism of Emily Rose, White Noise - Non ascoltate), mentre la maggior parte di film horror continua ad avere il divieto sotto ai 18 anni non accompagnati (Saw - L'enigmista, Hostel).

Saw è la serie orrorifica che inagura il filone tortur movie (o Torture porn i cui elementi ricorrenti sono violenza, tortura, nudità e sadismo) e diventa il maggior successo commerciale dell'horror moderno creando una nuova figura di mostro: L'enigmista.

L'horror britannico torna al successo con film come 28 giorni dopo (2002), Dog Soldiers (2002), L'alba dei morti viventi (2004) e The Descent (2005).

La compagnia di wrestling World Wrestling Entertainment lanciò la WWE Films, il primo film della nuova casa produttrice è stato Il collezionista di occhi, un film horror con il wrestler Kane. Un altro trend è il remake dei film horror asiatici come One Missed Call, The Eye, Shutter e A Tale of Two Sisters.

Le grandi innovazioni, in ambito horror, del primo decennio del 2000 sono il già citato torture porn e le caratteristiche che al momento si possono riscontrare quasi esclusivamente nel cinema di Rob Zombie. Il torture porn è un sottogenere solo in parte simile allo splatter. Da questo mutua la violenza esposta, ma mentre il gore ha la tendenza a mostrare il sangue, la morte violenta; il torture movie vuole mostrare la sofferenza, al di la degli spargimenti di sangue, e la morte è solo l'ultima tappa di un lungo processo e comunque non è predominante (ciò è all'opposto dello splatter). I significati sociologici possono essere molti, al di là del già citato abu-graib, anche l'esposizione ostentata di video con uccisioni efferate o torture su internet (in particolare quelli con protagonisti fondamentalisti islamici), e dall'altra parte anche il fenomeno dei video su YouTube che spontaneamente si portano a mostrare le sofferenze o la violenza inutile. Da sottolineare che il torture movie, come già aveva fatto lo spaltter, non si è limitato ad essere un sottogenere, ma ha creato un nuovo linguaggio; molti horror di questo decennio al di là degli stilemi classici affiancano un gusto per la sofferenza (sia psicologica che fisica) che manca quasi completamente nei decenni precedenti; esemplare in questo senso il remake fatto di Non aprite quella porta. Infine è da citare il già menzionato Rob Zombie, il quale fa un discorso particolare per quanto rigurda storia e regia. Le tematiche sono infatti la naturale progressione del discorso iniziato negli anni sessanta con l'umanizzazione del mostro; il concetto viene portato alle estreme conseguenze (per ora), con l'idea di male esteso alla società prima che al mostro; Rob Zombie infatti mette in scena il lato umano di figure orribile non senza ironia nera ed eccessi; personaggi tutti calati in una società identica a loro per metodi e comportamenti anche se con fini diversi (nei suoi film i poliziotti non sono molto diversi dai criminali); è quindi la società ad essere un mostro è i devianti non sono che una sua propaggine; il bene sostanzialmente non esiste più. Per quanto riguarda la regia, Zombie adotta moltissimi primi piani eliminando invece i movimenti di macchina; opta poi per una sovraesposizione degli esterni. Il linguaggio creato da Zombie, almeno al momento, non è però entrato nel genere horror e rimane limitato al microcosmo del regista.

Cinema Gothic horror

Tim Burton è uno dei registi cardine del cinema gotico e offre una versione cupa della vita descrivendone gli aspetti più oscuri e misteriosi.[1][2][3] Elementi tipici del cinema horror gotico sono principalmente le atmsofere gotiche. Temi e personaggi ricorrenti sono i vampiri, zombie (o altre forme di non-morti), lupi mannari, fantasmi, demoni, le antiche maledizioni, creature possedute dal demonio, occulto, animali malvagi, oggetti inanimati dotati di una vita proveniente dalla magia, streghe, scienziati pazzi, case infestate, cannibali e creature extraterrestri.

Storie e personaggi provenienti dalla letteratura, specialmente dai romanzi gotici, sono diventati molto popolari ed hanno ispirato molti sequel e remake. Tra questi sono da ricordare Dracula, Frankenstein, La mummia, Dr. Jekyll e Mr. Hyde e l'uomo invisibile.

Non di rado i film horror sono debitori di altri generi, in particolare il cinema di fantascienza, i film fantasy ed i thriller. I confini tra film horror e questi non sono sempre precisi, diventando così oggetto di dibattiti tra critici e fan.

I film horror giapponesi, che puntano molto su atmosfere inquietanti, stanno riscuotendo in tempi recenti un certo successo, tanto che di alcune di queste pellicole vengono girati dei rifacimenti (remake) negli Stati Uniti (tra questi, The Ring, The Grudge, Dark Water e The Eye).

Generalmente i film horror estremo-orientali tendono a descrivere per lo più storie di fantasmi e vendette, mentre quelli occidentali si basano più su mostri concreti, spesso creati dalla società stessa; la sostanziale differenza può, forse, essere spiegata dagli influssi che le rispettive religione hanno avuto sulle due società, rispettivamente la religione Buddista/shintoista con il concentrare l'attenzione sull'anima, la reincarnazione, la presenza di spiriti nelle cose e il raggiungimento di uno stato di pace puramente spirituale ha portato alla considerazione delle sole presenze spiritiche; dall'altra la religione cristiana, con la presenza di un nemico, il diavolo, non solo mostruoso e malvagio, ma anche estremamente reale e concreto ha portato ad un interessamento di tutte le variabile che l'idea di mostro tangibile e sanguinario può aver portato. In tempi recenti si sta formando poi un nuovo filone, quello che può essere definito come Horror spagnolo (nato, sostanzialmente da Guillermo Del Toro; il cui film più rappresentativo è Il labirinto del fauno, non è il primo di questo genere, ma rimane il migliore ed il più rappresentativo per la presenza di tutte le tematiche essenziali) che ha come tratti caratteristici la presenza di bambini sospesi tra due mondi, uno reale e l'alatro fantastico/spiritico; questi film hanno ampie connessioni con la realtà attuale o storica (soprattutto quelli del fondatore del genere, Del Toro stesso) e più in generale tendono ad essere usati come mezzo per descrivere stati d'animo o agnizioni completamente realistiche, di cui la componente fantastica fa da contraltare creando un mondo di fuga, ma al tempo stesso ignoto, e quindi spaventoso.

I film horror sono stati solitamente associati a bassi budget, ma anche studi importanti e ben rispettati sono stati produttori di film del genere. Lo stato marginale del genere ha fatto sì che i film horror fossero spesso oggetto di critiche e condanne nella storia del cinema. Nonostante ciò, negli ultimi decenni le nuove generazioni di critici, più inclini ad accettare il genere, hanno prestato attenzione al genere horror. Nello stesso periodo però, sono nate nuove controversie, in particolare riguardo la violenza, e le accuse di misoginia, soprattutto da parte della critica femminista.

Generi e sottogeneri dell'horror

La cinematografia dell'orrore viene semplicemente definita "Horror", ma esistono in realtà moltissimi generi e sottogeneri che si diramano dall'horror; ad esempio: Action horror, Cannibal movie, commedia horror, horror fantascientifico, Fantasy horror, Ghost story, Monster movie, horror psicologico, thriller psicologico, Porno horror, Sexy horror, Slasher, Squalo movie, Teen horror, Thriller horror, Torture movie, Western horror, Zombie movie.

mercoledì 26 agosto 2009

Festival della canzone ARBERESHE e i CANTI TRADIZIONALI

Ogni anno ad agosto si svolge a San Demetrio Corone il Festival della canzone arbereshe ( Festivali i kenges arbereshe), concorso nazionale per nuove canzoni in lingua albanese.


I canti tradizionali o vjershe sono tutt'ora la forma più viva e diffusa di canto popolare tra gli italo_albanesi di Calabria e serve per calarvi qualsiasi sentimento umano, ma soprattutto l'amore. La caratteristica principale è un gran rispetto per la donna, la quale appare sempre candida, tenera, pudica e laboriosa.

Ecco un esempio di canto d'amore molto usato a San Demetrio Corone
LULE; LULE MAC MAC (fiore, fiore a mazzetti)
U PIR TYI DAL PAC (io per te impazzisco)
IL CARNEVALE A SAN DEMETRIO CORONE rappresenta una festa popolare. La sera del martedì grasso dei gruppi di ragazzi annunciano la morte di "Zu Nicola". La leggenda dice che quest'uomo vestito di stracci andava di sera a bussare alle porte e a chiedere una polpetta e un bicchiere di vino. Alla fine questo vecchietto "scoppiava" il mercoledì dielle ceneri, viene svolto il funerale "Zu Nicola" e subito dopo escono i Diavoli(djelsit) uomini coperti di pelle di animali....
Tradizione Arberesh di San Dematrio Corone a carnevale : I DIAVOLI!!!!



IL MATRIMONIO

Il matrimonio degli Arbereshe finora ha rappresentato un punto di forza e di difesa. A metà settimana si procede ad arredare la casa dove gli sposi andranno ad abitare. La sera precedente alle nozze, in casa dello sposo si recano per la cena di addio al celibato i compari. Il giorno delle nozze, tutti gli invitati si recano sia a casa dello sposo che della sposa. Dopo aver brindato lo sposo si avvia nella casa della sposa, alla porta trova ad attenderlo la suocera, con un vassoio di confetti, che gli pone una curiosa domanda : "Cosa vuoi i soldi, il fazzoletto o la sposa?" e lui per avere la mano della figlia dovrà rispondere: "Voglio la sposa". Dopo i compari entrano in casa ed invitano la sposa a seguirli fino in chiesa, dove dinnanzi all'altare si celebra la cerimonia nuziale. Con le braccia incrociate, i compari, eseguono il rito dello scambio degli anelli e delle corone. Agli sposi poi viene offerto un biscotto che va morso tre volte di seguito, viene offerto anche del vino. Dopo bevuto il vino il bicchiere viene rotto dal parroco e simboleggia la fedeltà reciproca. Quando capita che il bicchiere non si rompe al primo tentativo significa che il matrimonio attraverserà momenti negativi o non andrà a buon fine. Il momento che segna il coronamento dell'unione, viene simboleggiata dalle corone di fiori, poste in testa agli sposi. La celebrazione delle nozze ha fine quando gli sposi, vengono seguiti dal corteo fino a casa dello sposo dove ha inizio il banchetto nuziale.
Un servizio televisivo della rai sul mio paese come borgo antico e minoranza etnica Arberesh e nel video ci sono anch'io...






martedì 25 agosto 2009

Un pò di arbereshe, un pò di Macchia Albanese, un pò di Me...